Le nuove dinamiche geopolitiche del
"Mediterraneo Allargato".




Un mare in mezzo alle terre
(una terra sommersa in mezzo agli oceani).


Gli antichi Greci chiamavano il Mar Mediterraneo (hē thálassa; 'il mare') e talvolta anche (hē megálē thálassa; 'Il grande mare').

Il Mar Mediterraneo prende il nome dal latino mediterraneus: “in mezzo alle terre”.

Anche se il significato tradizionale del termine continente riguarda
le terre emerse, ossia le unità geografiche di prim'ordine.
Un continente (dal latino continere, "tenere insieme") è la più vasta delle ripartizioni con le quali si suddividono le terre emerse della crosta terrestre.

Ma qui viene fatta un'eccezione.

Oggi, il Mar Mediterraneo è divenuto il "Mediterraneo Allargato" , quindi uno spazio strategico non per le "terre emerse", ma per le sue terre sommerse, per i suoi fondali, per i suoi abissi, per i suoi confini con gli oceani e con tutti i paesi che si affacciano su di esso e per il suo spazio aereo sovrastante (LEO - Low Earth Orbit) e quello superiore ai confini con lo spazio.

Ovviamente, da non dimenticare un aspetto di fondamentale importanza quello della "Memoria dell'Acqua",
la “Voce del Mare” e "Tòpos" di contaminazione di varie civiltà.

Il Mar Mediterraneo è all’origine di tante e variegate culture e civiltà.
E' intriso dei topoi culturali dell’antica Grecia, della romanità, della scienza arabo/islamica, della intelligenza vivace e primordiale millenaria, della sacralità e dei riti di transizione e tanto altro ancora.

La sua unicità e ricchezza risiede nel suo "Aqui Culturelle" e nel suo "Humus Intellettuale" che hanno favorito l’incontro tra civilità e culture diverse e che hanno scatenato incontri/scontri, odio/amore, scoperta/perdita, ricchezza/povertà, monarchie/califfati/imperi, monoteismo/religioni, vita/morte e la scintilla di ogni altro accadimento e vicissitudine del genere umano della civilità occidentale.

Lo spazio del Mediterraneo, crocevia di culture, terra del limes, delle tante lingue e dei tanti dei, delle varie muse si contrappone allo spazio atlantico, alla infinità che gli oceani inevitabilmente richiamano.
Ma il Mar Mediterraneo si estende oltre i suoi confini fisici, proiettandosi verso immensità metafisiche e a volte ontologicamente impensabili.
Il Mar Mediterraneo, non unicamente uno spazio geografico, quanto piuttosto un cronotopo intriso di simboli e significati molteplici, spazio di incontro e contaminazione di culture, con le sue Colonne d’Ercole, del mondo conosciuto e, metaforicamente, della conoscenza, si rivela, in una visione aperta e speculare, vero e proprio “ponte” tra territori "culturalmente simili", un luogo di passaggio attraverso cui l’antica civiltà greca si è andata diffondendo in Magna Grecia e poi irradiando in ampi territori e lungo le coste.

Attraverso il Mediterraneo, i Greci, sin dall’VIII secolo a.C., hanno cominciato a creare le loro colonie lungo le coste dell’Italia meridionale (Calabria e Sicilia), ponendo le basi per la nascita della civiltà della Magna Grecia che, attraverso rielaborazioni e contaminazioni, ha trasmesso la cultura greca a Roma e, nel tempo, all’intera Europa.
Il Mar Mediterraneo ha moltiplicato i collegamenti tra i popoli, consentendo le varie civiltà di progredire, diffondersi, sovrapporsi, raggiundendo in tempi rapidi l'instaurazione di modelli e paradigmi sociali eccellenti che, ancora oggi, ritroviamo nella nostra società.

L'immenso patrimonio culturale millenario del Mar Mediterraneo, non può che indicare una sola via alternativa al processo evolutivo del genere umano, quello dell’ "Homo Mediterraneus".

Un percorso già definito, tracciato e riscoperto chiamato "La Via del Mediterraneo" all'interno delle nuove dinamiche geopolitiche del "Mediterraneo Allargato".


L'Accademia Mediterranea della Diplomazia Culturale intende promuovere l' identità millenaria mediterranea (e quella calabrese inclusa).

L'Accademia Mediterranea della Diplomazia Culturale vuole dare un forte contributo a questa opera di edificazione della nuova identità del "Mediterraneo Allargato".

Il ruolo della Calabria ?
Cosa si potrebbe fare per rendere la percezione sociale dell' immagine della Calabria il più trasparente possibile ?
Da dove partire ?

La risposta è molto semplice.
Bisogna trovare i tasselli mancanti di questo puzzle.
Costruire quella vera ed autentica identità "mancante" della Calabria (una identità molte volte anche sconosciuta).
Putroppo, la percezione sociale dell'immagine della Calabria oltre i confini regionali e nazionali è distorta e deviata e non corrisponde assolutamente alla situazione reale !
Ogni cittadino calabrese dovrebbe assumersi una nuova responsabilità chiamata "Responsabilità Culturale".

Soltanto attraverso una nuova "Responsabilità Culturale" che si estrinseca in un atteggiamento aperto verso il prossimo, creando una atmosfera ideale per iniziare una "Narrazione Autentica", raccontando in modo fiero ed orgoglioso le proprie origini e il proprio territorio in cui sono ben radicati i valori etici, i sani principi e quelle tradizioni millenarie che nessun dominio e nessuna conquista nel corso dei secoli è riuscito a scalfire e spazzare via.

Soltanto la gente che vive tutti i giorni la Calabria può iniziare una "Narrazione Autentica", trasmettendo non soltanto un mondo reale di sensazioni ed emozioni vere, ma generando anche una "Interazione Umana" tra i presenti.
La Calabria ha una affascinante storia millenaria che difficilmente viene compresa nella sua globalità all'estero (e spesso neanche da altre regioni italiane).

Purtroppo, anche alle nuove generazioni sfugge la maestosità del patrimonio culturale della Calabria.

Il mainstream dei mass media (tv, radio e quotidiani) non hanno molto interesse a raccontare le storie vere !

Per questo motivo, bisogna lanciare una "Narrazione Autentica" partendo sin dalle storiche remote radici del proprio territorio per creare il giusto contesto ed avviare una "Reale Interazione Umana" tra le persone.

Questa operazione rapppresenta il primo tassello di un mosaico molto più grande ( ... ) .

L'Accademia Mediterranea della Diplomazia Culturale vuole dare un forte contributo per creare la nuova identità del III millennio !

La mission dell'Accademia Mediterranea della Diplomazia Culturale è quello di promuovere l' identità millenaria mediterranea (inclusa quella calabrese) nel mutato e turbolento scenario internazionale.

Questa attività di analisi e ricerca sociale chiama in causa diverse dimensioni della territorialità (sociale, politica, economica, culturale ed ambientale), sulla necessità di interrogarsi sulle eredità del passato, le sollecitazioni del presente e le possibili direzioni future.
Uno sviluppo economico e un progresso sociale di lunga durata, entrambi finalizzati all'avvio di un processo di armonizzazione delle varie nazioni del Mar Mediterraneo, necessitano di una creazione di uno spazio comune condiviso (E NON CONTESO) del Mar Mediterraneo di armonia, serenità, solidarietà, sicurezza, comprensione, dialogo interculturale, prosperità ecosostenibile e principalmente "CESSAZIONE DELLA VIOLENZA E SCONTRO ARMATO TRA I POPOLI".








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