Mission

Un processo di armonizzazione culturale tra i popoli richiede una lunga ed articolata ricerca per scoprire e comprendere la matrice identitaria primaria (MIP) di un popolo.

Il Dott. Giuseppe Caristena ha elaborato una metodologia per aggregare i vettori ed indicatori culturali di un territorio locale.
Con tale metodologia, vengono individuati i fattori che compongono la matrice identitaria primaria culturale.
Dopo questa prima fase, viene avviato un programma di promozione dell'identità strutturata del patrimonio culturale (materiale ed immateriale).
Soltanto attraverso l'edificazione costante di un "Acqui Culturelle", la comprensione dell'identità di un popolo, può essere decodificata pienamente, eliminando i pregiudizi, le discriminazioni e i blocchi e barriere mentali consapevoli ed inconsapevoli.

Promuovere la Civiltà Mediterranea.

Lo scopo principale dell'Accademia Mediterranea della Diplomazia Culturale è quello di potenziare, rilanciare e difendere l'identità della Civiltà Mediterranea (in Europa e nel mondo) (con le regioni del Sud che risultano essere parte sostanziale sin dalle sue antichissime radici ed origini millennarie).

L'Accademia Mediterranea della Diplomazia Culturale promuove il dialogo e la cooperazione fra associazioni, organizzazioni non profit, imprenditori, studenti universitari, giovani ricercatori e professionisti provenienti dall’Europa e dai paesi della sponda sud del Mar Mediterraneo.

L'Accademia Mediterranea della Diplomazia Culturale mette a disposizione delle giovani generazioni di leader del Mediterraneo una piattaforma per lo scambio di idee, esperienze e “best practices” con l’obiettivo di raggiungere soluzioni comuni con una particolare attenzione a temi quali i diritti umani, lo sviluppo economico, la sicurezza e le relazioni culturali.

Per promuovere l'identità del patrimonio culturale della Civiltà Mediterranea, l'Accademia Mediterranea della Diplomazia Culturale organizza attività di pubbliche relazioni ed eventi con gli operatori culturali e socio-economici locali, nazionali ed internazionali insieme alle istituzioni pubbliche locali, regionali e centrali.

Durante questi eventi, avviene un utilizzo massiccio e massivo delle arti visuali e non visuali (attraverso performance culturali) per coinvolgere al meglio il pubblico degli adulti e soprattutto le nuove generazioni.

L'Accademia Mediterranea della Diplomazia Culturale svolge una intensa attività di pubbliche relazioni non soltanto in Italia, ma anche all'estero, partecipando ai principali eventi, forum e conferenze mondiali del settore.

La sede dell' Accademia è dotato di nuove attrezzature tecnologiche nel campo audiovisivo (4K e 8K) con studi di registrazione e televisivi all'avanguardia, grazie all' accordo stipulato con il Media Partner "TV Vio Channel" presente anche su YouTube e raggiungibile al seguente indirizzo:

Web:
https://www.youtube.com/@tvviochannel

Il nostro team di esperti vuole dare un contributo concreto e sinergico tra Accademia e territori locali, diventando un sistema operativo all'avanguardia e sempre aggiornato per divulgare al meglio la tassonomia della conoscenza.

In un certo senso, si potrebbe dire che l'Accademia vuole colmare il vuoto tra territori locali e Governo Centrale in materia di micro e macro iniziative culturali, sociali ed economiche, avviando una nuova programmazione territoriale di progetti ed attività relativi agli affari mediterranei della diplomazia culturale, ponendo al centro il Sud Italia in un'ottica di nuova politica euro-mediterranea in modo da attuare concretamente il concetto di "Mediterraneo Allargato".

In particolare:
1) Contribuire alla visibilità internazionale delle iniziative dei protagonisti e rappresentanti dell'ecosistema culturale e socio-economico del Mar Mediterraneo;
2) Contribuire all’identificazione e all’attivazione dei processi di dialogo interculturale e cooperazione internazionale con soggetti e partners potenziali del Mar Mediterraneo, includendo aziende, istituzioni ed enti a livello nazionale e locale, organizzazioni del settore privato e della società civile, università, centri per la ricerca, per l’innovazione e per la formazione;
3) e altro...

Soltanto, attraverso una preziosa collaborazione e cooperazione di tutti i protagonisti dei territori locali, può essere promossa e potenziata l'identità millenaria della "Civiltà Mediterranea" nel mondo, con enormi ricadute positive sul territorio locale.


Il Mediterraneo è una regione dotata di un’identità propria, rappresentata dal mosaico e da un fittissimo intreccio di culture, tradizioni e di popoli legati tra loro da una storia millennaria.
La stessa storia che ci insegna che, quando viene meno il rispetto reciproco e la comprensione dell'identità dei popoli, questa interdipendenza si spacca, trasformandosi in diffidenza e conflitti di ogni genere, causando prevaricazione, sfruttamento e violenza.

La nazione più potente dal punto di vista economico, non si deve illudere di poter "comprare" un popolo meno sviluppato. Un popolo non si compra. Un popolo non deve essere "ingannato" con i meccanismi perversi e diabolici dell' ingegneria finanziaria (chiamata anche finanza creativa). Il significato stesso dell'intervento finanziario di una nazione nei confronti di un'altra nazione, deve cambiare. Le parole come spesa e/o investimento devono avere, oltre ad un valore numerico, anche e soprattutto un significato etico, quello della "promessa di volere concretamente cambiare e migliorare lo stile e lo standard di vita di un popolo". Negli ultimi decenni molte nazioni che si affacciono sul Mar Mediterraneo hanno improvvisamente tagliato il cordone ombelicale con le nazioni dominanti. Chiedono, ormai, di diventare i nuovi protagonisti del III millennio in uno scenario globale in via di definizione, ben lontano dal rigido equilibrio bipolare del mondo. Ma nonostante tutto ciò, rimane ancora il desiderio di intravedere un futuro migliore con una nuova alba raggiante che riesca ad illuminare un nuovo cammino. E' una questione di sopravvivenza dell'individuo, che malgrado la prevaricazione subita, riesce ancora a proteggere i membri della propria famiglia e poi quella della sua comunità di appartenenza. Molti potrebbero pensare che si tratta di "resilienza", un termine diventato virale ormai, ma in realtà non è così.
Purtroppo, nel corso della storia recente molte nazioni ed intere generazioni sono rimaste profondamente deluse dalle azioni di una condotta predatoria disumana.

Bisogna unire i popoli e non dividerli.

Analizzare il Mediterraneo vuol dire anche riflettere con forza sull’Italia, che nel Mediterraneo è interamente immersa, col suo Sud, avanguardia occidentale verso l'Africa, il Medio Oriente, oltre che rappresentare un ponte di collegamento tra più mondi e diverse sponde.

La vera sfida del III millennio è quello di valorizzare e proiettare in un futuro prossimo (come in uno caleidoscopio) l’insieme di culture differenti che caratterizzano il Mediterraneo armonizzando ed equilibrando lo sviluppo economico di tutti i paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.

La forza del Mediterraneo risiede nella diversità e complessità della sua storia millennaria, dove le differenze si sono intrecciate tra di loro costituendo una unica matrice identitaria, innescando un progresso sociale tra i diversi popoli che si affacciano in questo spazio senza confini.

Autore:
Dott. Giuseppe Caristena


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Associazione Italiana di Epistemologia e Metodologia Sistemiche
AIEMS