Per unire i popoli, bisogna conoscere e comprendere l'identità delle Comunità locali.
L'Accademia Mediterranea della Diplomazia Culturale vuole promuovere l'identità di un territorio locale
in un modo innovativo, non solo attraverso il suo patrimonio culturale, ma con nuove forme artistiche
e con nuovi ambienti immersivi ed interattivi, utilizzando le più avanzate tecnologie.
Non possiamo più relegare ai Governi, l’arduo compito di difendere e nel contempo promuovere l’identità del patrimonio culturale di un popolo,
dai tentativi di manipolazione (cultural imprinting, cultural governance e cultural dominance) che provengano, ormai, da ogni direzione.
I cittadini rappresentano la parte più importante dell'identità dinamica (in continua evoluzione) di una nazione.
La diplomazia culturale deve diventare un valore condiviso dal maggior numero possibile di cittadini, rientrando (come un credo quotidiano), tra i principi di quella responsabilità culturale tanto auspicata sino ad oggi.
La diplomazia culturale deve essere esercitata, tutti i giorni, da un gruppo "Avanguardista" di cittadini che amano la propria nazione.
E' arrivato il momento della vera "Narrazione Autentica" effettuata dai protagonisti e dalle menti più brillanti della società civile.
(attraverso performance intellettuali)
Intelligenza Collettiva delle Comunità Locali
L'Accademia Mediterranea della Diplomazia Culturale vuole, anche, individuare ed aggregare le intelligenze individuali nascosti e sparsi nei vari territori locali,
per aggregarli (in maniera strutturata) in una grande "Intelligenza Collettiva" delle comunità locali (Community Builder).
Performance Culturale
Composizione Sonora
Titolo: Europa
Testi e Voce: Joseph Caristena
Registrazione effettuata da Joseph Caristena presso
l' Accademia Mediterranea della Diplomazia Culturale.
E' arrivato il momento della vera "Narrazione Autentica" che deve essere unica e non "filtrata e con molte versioni" , come molte volte accade quando si leggono le notizie scritte dai giornalisti e dai servizi "confezionati" provenienti dai mass media in generale.
Ogni individuo ha sempre una grande storia da raccontare per la prima volta.
Esistono tantissime storie che devono essere ancora raccontate.
Soltanto attraverso una narrazione autentica, si può innescare un processo di edificazione strutturata della memoria collettiva di ogni comunità locale.
Qualche volta la narrazione della storia rimane ben impressa nella memoria collettiva e tale narrazione viene tramandata per generazioni e per secoli e millenni
La TV, la radio e la carta stampata erano i tre maggiori mass media sino al 1995, prima dell'avvento di Internet (il nuovo medium) che a metà degli anni '90 entrava (in modo massiccio e pervasivo) nelle case di tutto il mondo.
Oggi, all'inizio del III millennio non serve un nuovo medium, ma servono nuovi protagonisti che siano in grado di raccontare delle storie vere, attendibili e credibili, in questa galassia di disinformazione non autentica.
Non si tratta di "Fake News", ma ancora peggio, trattasi di contenuti non più scritti da esseri umani, ma da algoritmi e da sistemi di intelligenza artificiale come "Chat GPT" e altri sistemi artificiali online.
Lo scenario emergente del III millennio non è sicuramente tra le più rosee.
Motivo per cui tutti sono chiamati a contrastare, questa onda anomala (o tsunami) di questo oceano di disinformazione, con una "Narrazione Autentica e Umana".
La narrazione, inoltre, deve essere una "Performance Culturale" [Ekphrases] che sia in grado di coinvolgere e tenere alta la soglia di attenzione delle persone che abbiamo intorno.
La "Performance Culturale" deve essere in grado di trasmettere il significato (o i vari significati) del messaggio con un solo linguaggio attraverso l'utilizzo delle arti visuali e non visuali.
"Ekphrases is a vivid detailed description and narration of a scene and inner thoughts.
Through the imaginative act of narration the author may amplify and expand the meaning of creative content beyond any kind of barriers and borders of perception.
Because perception is based on the view of perspective."
(...gli algoritmi non conoscono - ancora - il protocollo diplomatico delle buone maniere...)
