Mission

Un processo di armonizzazione culturale tra i popoli richiede una lunga ed articolata ricerca per scoprire e comprendere la matrice identitaria primaria (MIP) di un popolo.

Il Dott. Giuseppe Caristena ha elaborato una metodologia per aggregare i vettori ed indicatori culturali di un territorio locale.
Con tale metodologia, vengono individuati i fattori che compongono la matrice identitaria primaria culturale.
Dopo questa prima fase, viene avviato un programma di promozione dell'identità strutturata del patrimonio culturale (materiale ed immateriale).
Soltanto attraverso l'edificazione di un "Acqui Culturelle", la comprensione dell'identità di un popolo, può essere decodificata pienamente, eliminando i pregiudizi, le discriminazioni e i blocchi e barriere mentali consapevoli ed inconsapevoli.

Promuovere la Civiltà Mediterranea.

Il Mediterraneo è una regione dotata di un’identità propria, rappresentata dal mosaico di culture e di popoli legati tra loro da una storia millennaria. La stessa storia che ci insegna che, senza il rispetto reciproco e la comprensione dell'identità dei popoli, questa interdipendenza si è trasformata in diffidenza e conflitti di ogni genere, causando prevaricazione, sfruttamento e violenza.

La nazione più potente dal punto di vista economico, non si deve illudere di poter "comprare" un popolo meno sviluppato.
Un popolo non si compra.
Un popolo non deve essere "ingannato" con i meccanismi perversi e diabolici dell' ingegneria finanziaria (chiamata anche finanza creativa).
Il significato stesso dell'intervento finanziario di una nazione nei confronti di un'altra nazione, deve cambiare.
Le parole come spesa e/o investimento devono avere un solo significato, quello della "promessa di volere concretamente cambiare e migliorare lo stile di vita di un popolo".
Nel corso della storia recente molte generazioni sono rimaste profondamente deluse dalle azioni di una condotta predatoria degli aguzzini.
Negli ultimi decenni molte nazioni che si affacciono sul Mar Mediterraneo hanno improvvisamente tagliato il cordone ombelicale con le nazioni dominanti.
Chiedono, ormai, di diventare i nuovi protagonisti del III millennio in uno scenario globale in via di definizione, ben lontano dal rigido equilibrio bipolare del mondo.
Ma nonostante tutto ciò, rimane ancora il desiderio di intravedere un futuro migliore con una nuova alba raggiante che riesca ad illuminare un nuovo cammino.
E' una questione di sopravvivenza dell'individuo, che malgrado la prevaricazione subita, riesce ancora a proteggere i membri della propria famiglia e poi quella della sua comunità di appartenenza.
Molti potrebbero pensare che si tratta di "resilienza", un termine diventato virale ormai, ma in realtà non è così.

Bisogna unire i popoli e non dividerli.

Analizzare il Mediterraneo vuol dire anche riflettere con forza sull’Italia, che nel Mediterraneo è interamente immersa, col suo Sud, avanguardia occidentale verso l'Africa, il Medio Oriente, oltre che rappresentare un ponte di collegamento tra più mondi.

La sfida del III millennio è valorizzare l’insieme di culture differenti che caratterizzano il Mediterraneo armonizzando ed equilibrando lo sviluppo economico di tutti i paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.

La forza del Mediterraneo risiede nella sua storia millennaria, dove le differenze si sono intrecciate tra di loro costituendo una unica matrice identitaria, innescando un progresso sociale tra i diversi popoli che si affacciano in questo spazio senza confini.






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Associazione Italiana di Epistemologia e Metodologia Sistemiche
AIEMS